Il Termovalorizzatore resta nel programma SPoTT (Sorveglianza sulla salute della popolazione nei pressi del Termovalorizzatore di Torino) che continuerà anche per il triennio 2024-2026. Questo giugno, inizia una nuova campagna di prelievi per il biomonitoraggio umano (BMU), con l’obiettivo di sorvegliare la salute dei residenti nelle aree circostanti l’impianto di incenerimento dei rifiuti di Torino.
Il programma, previsto dal decreto di compatibilità ambientale, è gestito dal Gruppo di Lavoro SPoTT (composto da Arpa, Asl Città di Torino, Asl TO3, Istituto Superiore di Sanità e Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) in collaborazione con un Comitato Tecnico Scientifico apposito e il Comitato Locale di Controllo del termovalorizzatore del Gerbido.
Cos’è il programma SPoTT
L’iniziativa SPoTT, avviata nel 2013, mira a creare un sistema di sorveglianza per valutare gli effetti dell’inceneritore di rifiuti solidi urbani di Torino sulla salute delle popolazioni residenti nell’area circostante. Monitorando l’eventuale esposizione a inquinanti ambientali derivanti dal processo di incenerimento, il programma individua possibili effetti sulla salute e fornisce indicazioni preventive per la popolazione esposta.
La prima fase del programma si è conclusa nel 2018, e una seconda fase è stata progettata e finanziata per il triennio 2020-2023. Le attività, suddivise in 10 linee progettuali, comprendono biomonitoraggio su residenti, allevatori e lavoratori dell’impianto, studi epidemiologici, modellistica per la dispersione degli inquinanti, monitoraggio delle matrici alimentari e deposizioni al suolo di mercurio. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, la seconda fase ha ottenuto un finanziamento di quasi 1 milione e 900 mila euro.
«Grazie alla volontà congiunta di tutto il Gruppo di Lavoro, di TRM e del Comitato Locale di Controllo – spiega in una nota stampa Alessandro Sicchiero, consigliere delegato all’ambiente della Città Metropolitana di Torino – è stato possibile estendere il programma SPoTT per il triennio 2024-2026, permettendo di riprendere il biomonitoraggio umano.»
Nuovi prelievi nelle aree limitrofe al Termovalorizzatore
La maggior parte dei cittadini campionati, residenti nelle aree limitrofe al Termovalorizzatore (Beinasco, Grugliasco, Rivalta e Torino), ha accettato di partecipare alla nuova fase di prelievi. Ai partecipanti verrà effettuato un check-up generale valutando parametri ematologici e urinari di base, funzionalità endocrina e respiratoria, e il rischio cardiovascolare. Saranno inoltre raccolte informazioni su ambiente, abitudini di vita, storia medica e lavorativa, e percezione del rischio tramite un questionario.
Saranno eseguiti esami specifici su sangue e urine per misurare la presenza di inquinanti associati alle emissioni dell’inceneritore (metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, policlorobifenili, diossine). I prelievi saranno gestiti dall’ASL Città di Torino e dall’ASL TO3, e i campioni saranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. I risultati individuali sulla salute generale saranno restituiti entro pochi giorni dai prelievi, mentre quelli sugli inquinanti richiederanno fino a un anno a causa della complessità delle analisi.
I risultati saranno presentati in report specifici a livello collettivo, confrontando i dati dei residenti più vicini e più lontani dall’impianto con quelli delle precedenti fasi del biomonitoraggio. I risultati complessivi saranno resi disponibili sul sito del programma: https://www.spott.dors.it.