La solidarietà ha ancora una volta trovato terreno fertile in Piemonte durante la 28ª Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, svoltasi il 16 novembre 2024. L’evento, organizzato dal Banco Alimentare, ha coinvolto migliaia di volontari e donatori in tutta la regione, permettendo di raccogliere 671 tonnellate di cibo. Un risultato che non solo rappresenta un gesto di altruismo concreto, ma anche un forte segnale di coesione sociale in tempi difficili.
I numeri della Colletta Alimentare
Oltre 11.000 volontari si sono mobilitati in 1.300 punti vendita in Piemonte per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di donare cibo a favore delle persone in difficoltà. I prodotti raccolti, come pasta, riso, legumi, olio e alimenti per l’infanzia, saranno distribuiti a 556 organizzazioni caritative della regione. Questi enti, tra cui mense per i poveri, case-famiglia e comunità per minori, supportano regolarmente 112.503 persone in stato di bisogno.
La Colletta Alimentare è un evento che va oltre la semplice donazione di beni: rappresenta un momento di riflessione sul valore della condivisione e della responsabilità sociale. La presenza capillare dei volontari, che hanno dedicato il proprio tempo per raccogliere donazioni, ha creato un’atmosfera di partecipazione collettiva e ha dato un volto umano alla solidarietà.
Il successo dell’iniziativa in Piemonte si inserisce in un contesto nazionale altrettanto positivo. Complessivamente, in tutta Italia, sono state raccolte più di 7.000 tonnellate di cibo. Tuttavia, il contributo del Piemonte è particolarmente significativo, dimostrando un forte senso di comunità e altruismo.
I prodotti donati vengono raccolti, catalogati e distribuiti attraverso la rete logistica del Banco Alimentare, che garantisce che gli alimenti arrivino rapidamente a chi ne ha più bisogno. Questa filiera solidale rappresenta un modello virtuoso di gestione delle eccedenze alimentari, riducendo gli sprechi e trasformandoli in risorse preziose per le persone meno fortunate.
La povertà alimentare in Piemonte
Secondo i dati ISTAT, la povertà alimentare interessa un numero crescente di famiglie italiane, e il Piemonte non fa eccezione.
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si mantiene più alta nel Mezzogiorno (dove coinvolge oltre
859mila famiglie, 10,2%,), seguita dal Nord-ovest (8,0%, 585mila famiglie) e Nord-est (7,9%, 413mila
famiglie), mentre il Centro conferma i valori più bassi (6,7%, 360mila famiglie).
Con un’incidenza di povertà relativa individuale (ovvero la % di persone che vivono in famiglie in povertà relativa sui residenti) di 11.7, il Piemonte è in testa nella classifica delle regioni del Nord Italia.
L’incidenza di povertà assoluta si conferma più elevata tra le famiglie con un maggior numero di
componenti: raggiunge il 20,1% tra quelle con cinque e più componenti e l’11,9% tra quelle con quattro.
Invariati anche i valori dell’incidenza delle famiglie di tre componenti (8,2%).
Il disagio più marcato si osserva per le famiglie con tre o più figli minori, dove l’incidenza arriva al 21,6%;
e, più in generale, per le coppie con tre o più figli (18,0%).
Eventi come la Colletta Alimentare diventano quindi un supporto fondamentale per chi si trova in difficoltà. Ma non si tratta solo di soddisfare un bisogno immediato: queste iniziative offrono anche speranza e dignità a chi lotta per uscire dalla spirale della povertà.