Orari più lunghi negli asili nido alla stessa tariffa. In occasione della Giornata Mondiale dei Bambini, la Regione Piemonte conferma il proprio impegno con una misura significativa dedicata alle famiglie: oltre un milione di euro destinati a 68 Comuni per il prolungamento dell’orario di apertura di circa 90 asili nido comunali, mantenendo invariate le tariffe.
Il vicepresidente e assessore all’Istruzione e al Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha spiegato che la misura è stata pensata per supportare i Comuni nella gestione dei servizi, promuovendo al contempo il reinserimento lavorativo delle mamme, l’occupazione femminile e il contrasto alla denatalità.
Le nuove modalità degli asili nido
I Comuni potranno scegliere come utilizzare i fondi per andare incontro alle esigenze delle famiglie: prolungare l’orario settimanale, aggiungere il sabato mattina o garantire l’apertura durante le vacanze natalizie e le pause didattiche. Il periodo di applicazione della misura va dal 7 ottobre 2024 al 31 luglio 2025.
Con un budget complessivo di 1.058.820 euro, interamente coperto dalla Regione grazie al Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027, i Comuni aderenti potranno ampliare l’apertura dei nidi senza alcun costo aggiuntivo per le famiglie.
L’obiettivo della Regione
«Questa misura dimostra concretamente l’impegno della Regione Piemonte nel sostenere le famiglie e favorire la conciliazione tra vita lavorativa e familiare. L’ampliamento degli orari dei nidi comunali è un segnale di attenzione verso le necessità delle mamme lavoratrici e delle famiglie che affrontano quotidianamente la sfida di far quadrare tempi e impegni. – ha commentato Chiorino – Al tempo stesso, si tratta di un investimento per contrastare il fenomeno della denatalità e promuovere una crescita equilibrata nei nostri territori, soprattutto quelli montani e più marginali. Ritengo infatti sia un’importante misura per gli stessi Comuni, in grado così di garantire ai propri cittadini un servizio migliore» .
Tra i 68 Comuni aderenti, 25 si trovano nella Città metropolitana di Torino, 13 in provincia di Alessandria, 6 nell’Astigiano e 7 nel Cuneese. Gli altri 17 Comuni sono distribuiti tra Biella (4), Novara (9), Vercelli (2) e Verbano Cusio-Ossola (2). Dal 2021, anno di avvio della misura, circa 250 Comuni hanno beneficiato dei contributi.
«Non va poi sottovalutato l’impatto per l’occupazione femminile: l’educatrice è un ruolo che è ricoperto da una donna e per questo motivo prolungare l’orario degli asili nido diventa anche strategico per tutelare l’occupazione femminile. Vogliamo continuare a lavorare con convinzione per il benessere delle famiglie, consapevoli che questo significhi costruire un Piemonte più forte e coeso» ha concluso il vicepresidente Chiorino.