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Lun. Feb 17th, 2025

Pietre d’Inciampo. A Torino 6 nuove per ricordare le vittime del nazifascismo

pietre d'inciampo nazifascismo

Salgono a 159 le Pietre d’Inciampo presenti a Torino dopo la posa sul suolo cittadino, nella giornata di giovedì 23 gennaio 2025, di sei nuove pietre dedicate ad altrettante vittime della deportazione fascista e nazista. 

Un appuntamento importante, che si inserisce nell’insieme delle iniziative pensate per celebrare il Giorno della Memoria, organizzato dal Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino e l’Associazione Nazionale Ex Deportati (Aned) sezione Torino e con il contribuito della Città di Torino

Per l’undicesimo anno arrivano infatti a Torino le Pietre d’Inciampo (Stolpersteine) di Gunter Demnig, le piccole targhe in ottone incastonate su cubetti di cemento ideate dall’artista tedesco con l’obiettivo di ricordare, una per una, le singole vittime della deportazione. Ogni targa riporta la scritta “Qui abitava…” seguita dal nome e cognome, data e luogo di nascita e di morte/scomparsa della vittima, e viene incastonata nel suolo, di fronte alla sua ultima abitazione scelta liberamente.

Le nuove Pietre d’Inciampo

Le sei nuove pietre sono dedicate a Cesare Levi, Mauro Finiguerra, Arturo Levi, Cesarina Levi, Luigi Ottino e Giovanni Abati.

Alla posa erano presenti gli studenti degli istituti scolastici torinesi di ogni ordine e grado che hanno preso parte al progetto didattico legato all’iniziativa e realizzato dal Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà di Torino in collaborazione con il Polo del ‘900, l’ISTORETO e l’ANCR (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza).

Gli istituiti scolastici torinesi coinvolti sono: IC A. Cairoli primaria, Primaria A. Gambaro, Primaria DD C. Collodi, IC Gabelli secondaria, IC Padre Gemelli SM Pola, SM Vivaldi, IC Ezio Bosso, ITCS G. Sommeiller, Scuola internazionale Altiero Spinelli e il Liceo Classico Vittorio Alfieri.

In occasione dell’ultima posa, dedicata ad Arturo Levi e avvenuta in Corso Galileo Ferraris 134, sono intervenuti e hanno presentato l’iniziativa il Presidente del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte, Domenico Ravetti, l’Assessora alla Cultura della Città di Torino, Rosanna Purchia, il Presidente della Comunità Ebraica di Torino, Dario Disegni, il Vicario del Prefetto, Dott.ssa Alessandra Tripodi (Vice Prefetto) e il Rappresentante degli studenti della classe 2B del Liceo Classico Vittorio Alfieri. Era inoltre presente la Vicepresidente della Circoscrizione 1, Ilaria Gritti.

A moderare la presentazione Daniele Lupo Jallà, Presidente del Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà

Le altre iniziative di sensibilizzazione

A fianco dell’iniziativa si muove, anche quest’anno, un percorso didattico che coinvolge attivamente diversi istituti scolastici torinesi di ogni ordine e grado, realizzato dal Museo in collaborazione con Istoreto (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”), ANCR (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza). Gli studenti di ciascun istituto lavoreranno su uno dei dedicatari delle Pietre d’Inciampo 2025, in un percorso di ricerca storica che si concluderà con un progetto finale (video, spettacolo, testo…)prevista nel mese di marzo 2025, con la realizzazione di eventi pubblici. 

Anche per questa edizione il percorso didattico ha il sostegno del Polo del ’900 come progetto integrato di didattica.

Scuole e cittadini contro il nazifascismo

Nel corso degli anni, i cittadini hanno dato prova di crescente interesse per un’iniziativa di alto valore storico e morale che si avvale di un processo partecipativo e costituisce una vera e propria azione di public history: le attività educative e di coinvolgimento della cittadinanza sono volte a favorire la conoscenza del territorio urbano e accrescere la consapevolezza su eventi storici significanti tramite processi di produzione di saperi “dal basso” in un quadro di provato rigore storico.

Il Museo cura il dialogo con le persone che richiedono l’installazione di pietre o manifestano interesse per il progetto e le sue finalità. Negli anni si sono rivolte al Museo realtà di altre città, piemontesi e non solo, per ottenere indicazioni e suggerimenti su come far installare le pietre d’inciampo nel proprio territorio: un’attenzione che conferma come il progetto Pietre d’inciampo Torino sia ormai considerato un modello di riferimento e di sostegno per la diffusione delle pietre d’inciampo in Italia.

Alla pagina www.museodiffusotorino.it/pietredInciampo si trovano la geolocalizzazione delle pietre sul territorio cittadino e le biografie delle vittime a cui sono dedicate.

By Debora Pasero

Giornalista, ceo di Scoprinetwork Srl, appassionata di comunicazione politica e d'impresa, da vent'anni ogni mattina mi nutro di pane e comunicazione

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