Ufficiali i nomi degli Innovation Manager, i nuovi professionisti selezionati dal Mise, Ministero dello sviluppo economico, per accompagnare le imprese nella crescita aziendale con un voucher a fondo perduto di oltre 50 milioni di euro, fino a 40mila euro per ogni singola PMI.
L’elenco ufficiale è stato pubblicato questa settimana.
Tra i manager selezionati anche due professionisti del team de LoScoprinetwork: Debora Pasero, fondatore e direttore creativo dell’agenzia di stampa chierese e il key account Enrico Defilippi.
Pasero, giornalista 38 anni, una tesi in Semiologia e una specializzazione in web design, dopo una pluriennale esperienza maturata in testate giornalistiche ed uffici stampa, ha approfondito le sue competenze in ambito branding e giornalismo d’impresa fondando poi il marchio de LoScoprinetwork che offre servizi di comunicazione d’impresa con l’utilizzo delle tecniche di marketing per la creazione, l’analisi e lo sviluppo di un marchio.
Enrico Defilippi, classe 1978 laureato in Farmacia dopo anni di esperienze in direzione aziendale ha approfondito le sue competenze negli ambiti dell’ innovazione tecnologica e processi di digitalizzazione, soprattutto in ambito medico e sanitario.
Ma di cosa si occupa un Innovation Manager?
Sostengono le aziende nei processi di innovazione, aiutandole nell’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi e incentivandone l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
L’innovation manager è una figura che cerca e sviluppa idee e gestisce processi di innovazione per un’azienda.
Nell’era dell’industria 4.0, il ruolo dell’innovation manager è ritenuto decisivo per la creazione di un percorso di innovazione nelle aziende del futuro.
«Gli innovation manager – spiega Pasero – sono le figure professionali titolate dal Mise ad apportare dei processi di innovazione all’interno delle aziende, con competenze di leadership e problem solving, ma soprattutto la capacità di generare nuove idee, perché un’azienda per crescere ha bisogno di adeguarsi ai tempi e innovarsi continuamente».
Con la Legge di Bilancio 2019, lo Stato ha infatti istituito i cosiddetti Voucher dell’innovazione. Un progetto che permette alle piccole medie imprese di beneficiare di un contributo a fondo perduto per sviluppare nuovi progetti e aree. I voucher, promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico, hanno l’obiettivo di sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale . Per le micro e piccole imprese il contributo è pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro. In caso di medie imprese è invece pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro. Per le reti di imprese, invece, il voucher sale fino al 50% delle spese sino a un massimo di 80 mila euro.
«Gli innovation manager, diventano il braccio destro dell’imprenditore supportandolo e aiutandolo a comprendere le aree che più necessitano di strategie di innovazione».
Prosegue Pasero: «Gli imprenditori, sono spesso troppo oberati: passano dal dover far quadrare il bilancio alla gestione dei dipendenti fino allo sviluppo della produzione e non hanno il tempo di sviluppare processi di innovazione. L’innovation manager lavora, vive e ragiona insieme all’imprenditore. Nel mio caso lo affianco nell’ambito del branding e della comunicazione aziendale all’interno ed all’esterno dell’azienda».
Digitalizzare le aziende diventa fondamentale nell’era dell’industria 4.0, considerata la nuova rivoluzione industriale:
«Introdurre le nuove tecnologie è indispensabile. – sottolinea Pasero –Ad esempio l’uso di software per la messaggistica istantanea all’interno dell’azienda o gestionali per il monitoraggio delle attività. Molte imprese non hanno un sito web in un periodo storico in cui l’86% delle persone si informa accedendo ai motori di ricerca. Essenziale è la parte blog che permette all’azienda di raccontarsi all’esterno».
Enrico Defilippi è invece la figura de LoScoprinetwork che si occupa di riorganizzare i sistemi di produzione e sviluppare i processi di digitalizzazione nelle aziende con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza.
Spiega Defilippi: «Siamo due lati diversi dell’innovazione all’interno delle imprese. Senza un adeguamento delle tecnologie, dei sistemi di gestione, è impossibile adeguarsi a un mercato sempre più veloce e automatizzato. Così i due rami, branding e organizzazione, vanno di pari passo allo scopo di creare nuove strategie di business».