La didattica del 2022 al Museo del Tessile incontra natura, arti tessili, tradizione e nuove sperimentazioni. In questi giorni il Museo del Tessile ha accolto tre classi dell’indirizzo di Agraria dell’Istituto “Vittone” accompagnate dalla Professoressa Ermanna Re. Al centro della lezione le piante tintorie, in particolare quelle impiegate nei secoli passati in Piemonte e coltivate dal 2017 all’Orto del Tessile. A svolgere le lezioni Giulia Perin, antropologa e artista-artigiana specializzata in tecniche di tintura e decorazione (soprattutto orientali). La Perin opera all’interno della Fondazione e ha ricevuto un premio nel 2021 nella Città dell’Arte di Michelangelo Pistoletto per la sua creatività coniugata a pratiche di upcycling.
La didattica punta alle nuove attrezzature
Dopo una introduzione teorica, Perin ha eseguito dimostrazioni di tintura di filati e campioni di tessuto con il gualdo, la robbia e la camomilla dei tintori. Ha utilizzato nuovissime attrezzature tedesche – pentole professionali in vetro borosilicato e piastra in vetro-ceramica a raggi infrarossi – che la Fondazione ha acquistato proprio per sviluppare maggiormente l’attività formativa laboratoriale e divulgativa incentrata su tintura naturale e sulle tecniche tessili artistiche storiche e contemporanee di tendenza quali l’eco-printing.
I prossimi progetti della Fondazione
La Fondazione è parte del progetto “Riflessioni Circolari” diretto dall’artista e ricercatrice di moda sostenibile Sara Conforti. Proprio con lei è previsto un appuntamento sul “Denim sostenibile”. Sul tema Jeans si sta lavorando alla partecipazione a “Genova Jeans”, dove la Fondazione rappresenterebbe l’identità tessile chierese in dialogo con Genova. Lo scopo è focalizzare l’attenzione sulla ricerca storica e di cultura materiale che abbraccia guado e fustagno.
La seconda vita della didattica
I filati di cotone tinti con coloranti naturali presso la Fondazione saranno usati per i laboratori di tessitura rivolti alle scuole. Anche quest’anno saranno tenuti da Lisa Fontana adiuvata da Carla Pedrali. I ragazzi realizzeranno piccoli manufatti bicolori come segnalibri, sottobicchieri o borselli (a seconda del tempo a disposizione). I ragazzi utilizzeranno nuovi telaietti manuali in legno con mini-subbio progettati da Graziano Iseppi e realizzati ad hoc da Bruno Zanin con alcuni volontari del Museo del Tessile.
L’Orto Tessile rifiorisce con nuove specie
L’Orto del Tessile, già menzionato da “Gardenia” nel 2021 e curato da Giulia Perin con l’aiuto di alcuni volontari della Fondazione, sta rifiorendo. Oltre alle piante tessili e tintorie che identificano il nostro territorio, in primis la canapa, il lino e il gualdo, vi saranno nuove specie: ad esempio cardo mariano, cartamo, zafferano, Royal Purple (scotano) e altre varietà impiegate per l’eco-printing.