TORINO, 16 settembre – 3 ottobre 2021 – “Biagio Vellano. Opere dal 1950 al 2007”. E’ il titolo della mostra che sarà inaugurata giovedì, 16 settembre, dalle 17 alle 19,30 nella suggestiva cornice di Palazzo Saluzzo Paesana in via Della Consolata 1 bis a Torino. Saranno presenti settanta opere suddivise tra materici e pastelli che illustrerà la vita ed il lavoro di un artista che è stato una mosca bianca nel panorama artistico della seconda metà del Novecento. La mostra ad ingresso gratuito è a cura di Carla Bertone con la collaborazione di Giuseppina Clemente.
La poliedrica produzione dell’artista Biagio Vellano
Le opere di Vellano fondono diverse espressioni con una costante ricerca di armonia tra materia, forma e colore. In mostra a Palazzo Saluzzo Paesana ci saranno i materici ed i pastelli. I secondi, la produzione più recente dell’artista, sono caratterizzati da un lirismo cromatico in grado di enfatizzare le tematiche. Il blu ad esempio è utilizzato nei melanconici paesaggi, i rossi decisi e rosa carne per soffermarsi sulle morbide forme femminili. Numerose tipologie di pastelli, inoltre, danno vita ad un mondo intimo e vibrante. Le opere di Biagio Vellano spaziano tra presepi, fotografie, disegni, acquerelli, pastelli, acrilici, tempere e materici-scultura. L‘artista iniziò giovanissimo a creare disegni, tempere e acrilici. Verso la fine degli Anni Ottanta, invece, passò alle opere materiche. Piccoli quadri all’inizio e poi con dimensioni sempre maggiori che lo impegnarono non solo emotivamente ma anche fisicamente.
La biografia dell’artista
Biagio Vellano è nato il 16 agosto 1928 a Trino Vercellese ed è morto a Brusachetto, frazione di Camino Monferrato in provincia di Alessandria, il 23 luglio 2008. Conclusi gli studi liceali, Vellano ha frequentato assiduamente gli atelier dei pittori Casorati e Tozzi con i quali ha instaurato anche un rapporto di amicizia. Nei primi Anni Cinquanta ha iniziato l’attività di grafico, di progettista e di designer.
A partire dagli Anni Sessanta, invece, è stato arredatore d’interni per privati, hotel e attività commerciali. Ha lavorato in tutta Italia ed in particolare a Venezia e a Brusson. È stato proprio nella località della Valle d’Aosta che Vellano ha trascorso lunghi periodi dell’anno realizzando i suoi più bei materici. Ha inoltre realizzato anche dei presepi nella chiesa parrocchiale di Camino Monferrato e nella chiesa San Giovanni Battista di Trino Vercellese.
Per tutta la vita, inoltre, si è dedicato allo studio approfondito delle arti figurative, nei suoi molteplici aspetti con letture costanti sulla biografia e sugli scritti dei grandi maestri. Ha amato ed apprezzato soprattutto Giotto, Piero Della Francesca e i grandi pittori del Quattrocento e del Cinquecento.
Nella fotografia: Composizione n.114 del 1989 materiali vari combusti, colle e terre naturali colorate.