MONTALDO TORINESE – Diritti e doveri del malato. Se ne parlerà nel convegno che si terrà venerdì, 8 giugno, alle 20,45 nella palestra comunale di via Trinità 17. L’evento è organizzato dall’associazione Montaldo Cultura in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune. I relatori saranno gli avvocati Gian Paolo Zanetta, commissario della Città della Salute e della Scienza, e Clara Cerlon, esperta in diritto sanitario.
La carta dei servizi pubblici sanitari evidenzia che il paziente ha il diritto di essere assistito e curato con premura ed attenzione nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose. In particolare verrà approfondito il diritto alla condivisione medico-paziente, denominato consenso informato. Si tratta di una forma di autorizzazione del paziente a ricevere un qualunque trattamento sanitario previa la necessaria informazione sul caso da parte del personale sanitario. In sostanza il malato ha il diritto ed il dovere di conoscere tutte le informazioni disponibili sulla propria salute e la propria malattia potendo chiedere al medico, o anche all’infermiere o ad un altro esercente della professione sanitaria, tutto ciò che non è chiaro con la possibilità di scegliere, in modo informato, se sottoporsi ad una particolare terapia o ad uno specifico esame diagnostico.
Verrà inoltre trattato il diritto alla confidenzialità di ogni informazione personale, la cosiddetta privacy tradotta in italiano come riservatezza. Con questo termine, infatti, si intende il diritto di ogni persona di fare in modo che i propri dati personali vengano dati e gestiti solo da chi ne ha ottenuto l’autorizzazione.
Si parlerà inoltre di diritto al risarcimento in caso di danno fisico e psicologico causato dai servizi sanitari. Verrà poi illustrata anche la legge sul trattamento di fine vita, il cosiddetto biotestamento. Con questa normativa, in vigore dall’inizio di quest’anno, tutti i cittadini hanno diritti di esprimere con lettere con firma autenticata le loro decisioni future in maniera sanitaria consegnandole ai Comuni che hanno un registro oppure ad un notaio.