Un passo significativo per la sanità piemontese e per la sicurezza dei cittadini: la Regione Piemonte ha ufficialmente approvato l’utilizzo degli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici (ACAI) nel sistema di emergenza territoriale 118. Con una nuova Deliberazione della Giunta Regionale (DGR), gli ACAI sono stati riconosciuti come parte integrante delle normative regionali, consolidando la posizione degli infermieri all’interno del sistema sanitario d’emergenza.
Questo provvedimento, frutto di un lungo processo di mediazione tra le professioni sanitarie e le istituzioni, rappresenta una grande conquista per gli infermieri e un miglioramento delle risposte alle emergenze. La validità normativa degli algoritmi infermieristici consentirà agli infermieri di intervenire autonomamente in situazioni critiche, sempre nel rispetto delle responsabilità condivise con i medici.
Il segretario provinciale di Nursing Up Piemonte, Roberto Aleo, e il segretario regionale, Claudio Delli Carri, hanno espresso soddisfazione per il risultato: «Questa DGR è il frutto di un’importante mediazione politica tra Regione e Ordini, che ha chiarito il ruolo essenziale degli infermieri, migliorando la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti».
L’importanza della collaborazione tra medici e infermieri
Il nuovo assetto prevede che gli algoritmi clinico-assistenziali vengano applicati nelle operazioni di emergenza, garantendo che l’intervento degli infermieri sia sempre supportato dalla supervisione medica nei casi di maggiore complessità, come quelli classificati come Codice Rosso. L’accordo firmato oggi tra Ordini professionali, sindacati e istituzioni ha trasformato una delibera aziendale in un atto normativo regionale, riconoscendo ufficialmente le competenze infermieristiche e integrandole nel sistema di emergenza preospedaliera.
Ivan Bufalo, presidente del Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Piemonte, ha dichiarato: «Questa è una vittoria storica per i cittadini e per gli infermieri. Gli ACAI permettono agli infermieri di offrire un’assistenza tempestiva e di qualità, migliorando la risposta alle emergenze». Inoltre, Bufalo ha sottolineato l’importanza di integrare gradualmente le automediche (ASA) nella rete di soccorso avanzato, per potenziare ulteriormente la risposta ai pazienti più critici.
Un accordo che segna la rinascita della collaborazione
L’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, ha concluso l’incontro con parole di soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo, che segna una nuova fase di collaborazione tra i professionisti sanitari: «Il ritorno della concordia tra medici e infermieri rappresenta un elemento fondamentale per garantire un sistema sanitario efficiente e sicuro per tutti». Riboldi ha anche sottolineato come la collaborazione tra i vari attori coinvolti e la gestione delle risorse, come le automediche, possa rappresentare una risposta efficace alla carenza di medici a livello nazionale.
L’adozione ufficiale degli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici porta quindi la sanità piemontese verso un modello innovativo e integrato, dove le competenze di tutti i professionisti coinvolti sono valorizzate e messe al servizio del cittadino, con l’obiettivo di offrire risposte rapide e mirate alle emergenze sanitarie.
ACAI: un riconoscimento fondamentale per infermieri e cittadini
Il riconoscimento ufficiale degli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici è una vittoria non solo per gli infermieri, ma soprattutto per la sicurezza dei cittadini, che possono ora contare su un sistema di emergenza più efficiente e qualificato. Questo risultato, che arriva dopo oltre vent’anni di attesa, rappresenta un fondamentale passo avanti nel miglioramento dei servizi sanitari del Piemonte e nell’integrazione delle competenze infermieristiche nel sistema di emergenza.