Il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese si distingue per il suo impegno nel consolidare la filiera corta agroalimentare del territorio. Una realtà che comprende produttori, aziende e attori della filiera agroalimentare. Lavora per accorciare la distanza tra chi produce e chi consuma. Si favorisce al contempo la sostenibilità e la crescita economia del territorio.
L’incontro di mercoledì scorso a Palazzo Piemonte tra l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo. Caccia e Pesca, Paolo Bongioanni e i rappresentanti dei Distretti del Cibo piemontesi, ha rappresentato un passo significativo. Sono state infatti gettate le basi per una collaborazione. Una sinergia destinata a facilitare l’accesso ai finanziamenti e a strutturare in modo più efficace il sistema agroalimentare locale. L’assessore Bongioanni ha sottolineato l’importanza della delega al Cibo, voluta dal ministro Lollobrigida, come opportunità per valorizzare le produzioni regionali attraverso una filiera corta.
In questa prospettiva, il coinvolgimento dei produttori locali, del commercio e della ristorazione risulta fondamentale. In questo modo si promuove e si fa conoscere le eccellenze del Piemonte a livello locale, nazionale e internazionale. Eventi di respiro globale, come il G7 dell’agricoltura di Ortigia e il Salone del Gusto, rappresentano vetrine importanti. Manifestazioni durante le quali il Piemonte potrà esporre i suoi prodotti distintivi. Non solo, anche raccontare storie di chi lavora quotidianamente per preservare le tradizioni enogastronomiche regionali.
Filiera corta e sostenibile
Roberto Ghio, presidente del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese ha dichiarato: «La collaborazione con la Regione e con gli altri Distretti del Cibo è essenziale per promuovere le nostre eccellenze e dare nuove opportunità ai produttori locali. Partecipare a eventi come Terra Madre e Vinitaly dimostra il nostro impegno costante a valorizzare i prodotti del territorio. Sebbene la strada verso una filiera corta e sostenibile sia ancora lunga, unendo le forze possiamo raggiungere risultati concreti».
Terra Madre, in particolare, che si terrà il 29 settembre 2024, rappresenta un’occasione cruciale per presentare e far degustare ai visitatori prodotti tipici del territorio come il peperone di Carmagnola e il Freisa di Chieri. Eventi come questo danno visibilità internazionale ai produttori locali, contribuendo così a rafforzare la presenza territoriale sui mercati esteri.
Durante l’incontro a Palazzo Piemonte, la Regione ha anche annunciato l’introduzione di un nuovo regolamento. Quest’ultimo è pensato per facilitare l’accesso ai finanziamenti destinati ai Distretti del Cibo. Per creare, inoltre, una maggiore sinergia tra istituzioni e realtà locali. In merito, Ghio commenta «Grazie alla collaborazione con la Regione e agli strumenti che ci verranno messi a disposizione, puntiamo a costruire una filiera sempre più efficiente e sostenibile. Capace di rispondere alle sfide del mercato e valorizzare ulteriormente i nostri prodotti a livello nazionale e internazionale».
Il Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese continua a giocare un ruolo centrale nello sviluppo della filiera corta piemontese. Attraverso una sempre più stretta collaborazione con le istituzioni e a una presenza costante negli eventi internazionali, il distretto proietta le eccellenze agroalimentari del Chierese e del Carmagnolese su una scena globale.