Settembre 15, 2017

Si torna a scuola: facciamo un controllo della vista

scuola vista

Tenere d’occhio la vista nei bambini è uno dei passi fondamentali per garantir loro una buona salute e un’infanzia tranquilla e priva di problemi. Una buona visione nei bimbi è infatti importantissima, poiché gli occhi e la vista svolgono un ruolo fondamentale nelle modalità di apprendimento di più piccoli.

I bambini dovrebbero sottoporsi al primo esame completo della vista a tre anni. Successivamente, i controlli dovranno essere ripetuti ogni due anni, salvo indicazioni diverse da parte dell’oculista. Screening relativi all’acuità visiva (chiarezza e nitidezza) andrebbero poi fatti da un optometrista prima dell’inizio della carriera scolastica del bambino. Bisogna ricordarsi che una buona vista non dipende “solo” dalla visione a 10 decimi. Ci sono altri problemi visivi che possono affliggere i nostri bambini a livello di visione dei colori, refrazione o visione binoculare per cui si abbisogna di test specifici.

Alcuni piccoli accorgimenti, comunque, potranno aiutare i genitori a comprendere se il proprio figlio potrebbe aver bisogno di sottoporsi a un esame della vista. L’osservazione è la prima arma: se il piccolo, a scuola o i casa, tende ad avvicinarsi troppo alla lavagna o al televisore o ad avvicinare troppo al viso l’oggetto di interesse, potrebbe avere difficoltà nel vedere da lontano. Anche strizzare gli occhi può essere sintomo di disagio: i bimbi che hanno problemi di vista possono strizzarli o sfregarli spesso oppure essere ipersensibili alla luce o inclinare la testa in maniera “strana” quando guardano le cose.

Osserviamo i nostri figli anche durante il gioco. I bambini che non vedono bene possono avere problemi di coordinazione mani-occhi/corpo-occhi e, per esempio, fare fatica ad andare in bicicletta o a prendere una palla.

Infine mostrare una scarsa attenzione per determinate azioni come la lettura, disegni da colorare o i puzzle, tutte attività che sollecitano l’occhio da vicino, potrebbe essere un altro segnale delle difficoltà visive del bambino oltre che segnalare un possibile disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD).

L’importante, quando decideremo di portare nostro figlio dall’oculista, sarà prepararlo alla visita affinché possa affrontarla senza tensioni o paure. In questo senso può essere utile leggere qualche storia con protagonisti ragazzini occhialuti, guardare insieme immagini o tabelle delle E o prepararlo alla possibilità di dover mettere delle goccine negli occhi in caso di visita dall’oculista o dall’optometrista.

Erika Nicchiosini