Aprile 24, 2019

E’ primavera! E’ tempo di rinascere con la natura

La scoperta della gemmoterapia. Il metodo terapeutico che sfrutta la forza delle gemme in fiore, per ridare vigore in primavera

E’ arrivata la primavera, i rami si ricoprono di boccioli, il calore del sole risveglia la natura e nelle gemme la forza e la vita si rigenerano. A cavallo del 1500, nel pieno Rinascimento, Paracelso, medico alchimista, considerato il primo botanico sistematico, in un dei suoi testi scriveva:

«Vi sono forze diverse nelle gemme, nelle foglie, nei bocci, nei frutti acerbi e in quelli maturi… È necessario rivolgere l’attenzione al primo e all’ultimo germoglio sopravvenuto»

La gemmoterapia è un metodo terapeutico basato sulla somministrazione di principi attivi derivati dalle gemme, nuovi tessuti vegetali, ricchi di sostanze, allo stato embrionale, dalle proprietà straordinarie.
Gli studi sui giovani germogli iniziano molto più tardi, all’inizio degli Anni ’50 e fu il medico belga Pol Henry ad intraprendere uno studio sistemico e una sperimentazione. La qualità e la quantità di principi attivi dei gemmoderivati sono stati materiali di studio per molti anni e sono stati evidenziati componenti come le auxinee le giberelline, ormoni della crescità che insieme ad enzimi e proteine le distingueva notevolmente dalle parti adulte della pianta, nella quale si trovavano solo in piccole quantità.

La Betulla ha la capicità di drenare e favorire l’eliminazione di sostanze tossiche nel nostro organismo, accumulate per colpa dell’inquinanìmento alimentare, atmosferico o da farmaci, da parte degli organi detti “emuntori” come cute, polmoni, fegato, reni e intestino.


Il Ribes Nigrum è capace di avere un’azione stimolante sulla corteccia delle ghiandole surrenali e hanno pertanto un’azione simile al cortisone, sia nei processi infiammatori che quelli allergici.


La Tilia Tomentosa ha proprietà sedative, spasmolitiche ed agisce su stati ansiosi, insonnia ipertensione se condizionata da stress.
Lo studio si è esteso oltre alle gemme, ai giovani germogli, giovani radici, alla loro scorza e ai semi. Il periodo di raccolta più adatto è quello definito tempo balsamico, generalmente corrisponde all’inizio della primavera.

Le parti vengono raccolte, ripulite e fatte macerare per 21 giorni con una miscela di alcool e glicerina, fatte decantare ed infine filtrate. Si ottiene così quello che è definito il macerato glicerico detto anche M.G. che verrà a questo punto diluito alla diluizione prima decimale hahnemmanniana 1DH che rappresenta il prodotto pronto all’uso.

La posologia puà varirare rispetto al quadro clinico del paziente ed è sprovvisto di tossicità. Sono ottimi rimedi per chi cerca una cura naturale, alternativa in una primavera che ridona la vita dopo il letargo invernale.