Ogni giorno, senza che ce ne accorgiamo, il fegato lavora instancabilmente per proteggerci. Filtra tossine provenienti da ciò che mangiamo, dall’aria che respiriamo e dall’ambienete in cui viviamo.
Quest’organo straordinario, messo alla prova da inquinamento, abitudini alimentari scorrette e stress, ha bisogno di sostegno per continuare a funzionare al meglio.
Esistono diversi metodi per prendersene cura: dai rimedi farmaceutici a quelli naturali. Tra le soluzioni più antiche troviamo due piante preziose, appartenenti alla famiglia delle Asteraceae: il carciofo e il cardo mariano. Entrambe, infatti, contribuiscono a proteggere il fegato e a mantenerlo in buona salute.
Carciofo: il dono di Bacco per i bevitori di vino
L’uso del carciofo come rimedio naturale ha origini antichissime. Già nel I secolo d.C. Lucio Columella, lo descriveva come una pianta donata dal dio Bacco per aiutare chi eccedeva con il vino.
Già coltivato dagli antichi romani, e consumato soprattutto nei mesi invernali, era però considerato cibo per i poveri.
Solo dopo la diffusione dell’opera De Re Rustica, il carciofo cominciò a comparire anche sulle tavole dei nobilisi iniziò a servire anche nelle mense nobili, apprezzato per le sue proprietà benefiche.
A metà dell’ottocento, il chimico francese Guitteau, studiò le sue foglie caulinari e scoprì la cinarina, sostanza che si rivelò protettiva per il fegato.
Successivamente si identificò nell’acido dicaffeilchinico il principio attivo in grado di proteggere il carciofo, grazie ai suoi numerosi componenti che agiscono in sinergia, stimola il corretto funzionamento di fegato e bile, contribuendo a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.
Il Cardo Mariano: la leggenda ed i benefici del fegato

Il cardo mariano deve il suo nome a un’antica leggenda cristiana. Si racconta che le macchie bianche sulle sue foglie derivino dal latte della Vergine Maria, caduto mentre fuggiva da Erode per salvare Gesù.
Coltivato sia a scopo ornamentale sia per usi erboristici, il cardo mariano è noto soprattutto per i benefici che apporta al fegato. Già in passato, i suoi semi venivano utilizzati per curare intossicazioni alcoliche e avvelenamenti da funghi, con buoni risultati.
Oggi sappiamo che il segreto del cardo mariano risiede nelle sostanze contenute nei suoi semi, in grado di favorire l’eliminazione delle tossine epatiche. Per questo continua a essere oggetto di numerosi studi, confermandosi un alleato prezioso per la nostra salute.

