Negli ultimi anni, il concetto di salute è diventato sempre più ampio, includendo non solo l’assenza di malattia, ma anche l’equilibrio psicologico, emotivo e sociale. Ansia, stress, depressione o disturbi dell’umore sono esperienze sempre più comuni, ma non per questo devono essere banalizzate o nascoste. Il 10 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Salute Mentale, un appuntamenti che invita a riflettere sull’importanza di prendersi cura della propria mente con la stessa attenzione che riserviamo al corpo.
Quest’anno, l’accento è posto su due aspetti fondamentali: l’accesso ai servizi e l’inclusione, perché il benessere psicologico deve essere un diritto di tutti, non un privilegio di pochi.
Un evento per sensibilizzare
A Torino, in piazza San Carlo, venerdì 10 ottobre 2025, si terrà “Difendi la tua mente e il tuo diritto alla salute mentale”. L’evento, dalle 9 alle 17, è promosso in collaborazione con l’Associazione per la lotta contro le malattie mentali onlus, l’associazione Preziosa Ets e Diapsi Piemonte ODV.
L’evento è stato presentato in Regione alla presenza dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi, del direttore generale dell’Asl Città di Torino Carlo Picco, del dottor Giorgio D’Allio consulente dell’assessorato alla Sanità per la salute mentale, dello psichiatra professor Giuseppe Maina dell’Università di Torino, di Silvana Lerda, del Dipartimento di Psichiatria della To4, dello psicologo professor Alessandro Zennaro dell’Università di Torino. In rappresentanza delle associazioni sono intervenute Maria Peano di PreZioSa Ets e Barbara Bosi di Almm. Presente alla conferenza stampa anche l’assessore regionale Gianluca Vignale.
La salute mentale come parte del benessere complessivo
Riconoscere i segnali di disagio è il primo passo verso la cura. Parlare di salute mentale significa rompere il silenzio, normalizzare il ricorso al supporto psicologico e ricordare che chiedere aiuto è un atto di forza, non di debolezza.

«L’obiettivo della giornata è far conoscere i servizi sanitari e le associazioni del terzo settore presenti sul territorio e offrire ai giovani un momento formativo sul funzionamento, l’organizzazione, i percorsi, l’accesso ai servizi. La Regione Piemonte è particolarmente attenta al tema della salute mentale che nel Piano Socio Sanitario trova uno spazio di rilievo, anche sulla base delle sollecitazioni delle associazioni dei familiari e dei pazienti con le quali il dialogo è continuo. Ringrazio l’Asl Città di Torino e tutte le Asr che hanno organizzato iniziative sul territorio», dichiara in una nota stampa l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
Non esiste benessere mentale senza autoconsapevolezza e cura di sé. Dedicare del tempo alle proprie passioni, dormire a sufficienza, fare attività fisica, imparare a dire di no, cercare equilibrio tra lavoro e vita privata: sono tutti aspetti che contribuiscono a mantenere stabile il proprio stato psicologico.
«È importante continuare il lavoro, intrapreso nella scorsa legislatura, di collaborazione con le associazioni dei famigliari ed i servizi delle Asl. La Giornata della salute mentale è un momento fondamentale per far conoscere le attività e coinvolgere la popolazione su tutto il territorio», afferma in una nota stampa l’assessore Gianluca Vignale.
Comunità e relazioni: le basi della prevenzione
La Giornata Mondiale della Salute Mentale è un’occasione per ricordare che la mente ha bisogno di attenzione ogni giorno, non solo una volta all’anno. Sensibilizzare sull’importanza del benessere psicologico significa costruire una società più consapevole e solidale, dove chi vive un momento di difficoltà possa sentirsi compreso e accolto.
«La salute mentale è un pilastro fondamentale del benessere delle nostre comunità e richiede un impegno costante e condiviso. Come ASL Città di Torino, lavoriamo quotidianamente per garantire servizi accessibili, inclusivi e di qualità, in stretta collaborazione con le associazioni, il volontariato e il mondo accademico. Giornate come questa sono un’occasione preziosa per incontrare i cittadini, ascoltarli, informare e rafforzare una rete di prossimità che metta davvero al centro la persona», dichiara in una nota stampa il direttore generale dell’Asl Città di Torino Carlo Picco.

