Febbraio 8, 2016

Aggressivo o passivo? Meglio assertivo

woman-975339_960_720La comunicazione è prima di tutto il modo con cui ci relazioniamo agli altri. Lo studio della prossemica è dunque fondamentale per un buon primo approccio. La scelta migliore? Essere assertivo.

Essere assertivo non è difficile, ma quante volte nella nostra vita ci è capitato di essere aggrediti verbalmente dal capo o di strillare a squarciagola a 5 cm dalla faccia di qualcuno? E quante volte invece, desiderosi di fare e dire qualcosa, ma non riuscendo, siamo rimasti in silenzio, spettatori inermi delle mosse strategiche di qualcun altro?

Chi non si è mai trovato in nessuna di queste posizioni alzi la mano!

Sono certa che le mani alzate sono bene poche.

Ecco che ci siamo ritrovati nei due estremi del comportamento comunicativo. Da una parte c’è quello aggressivo: abbiamo intimorito gli altri, prevaricandoli e mettendoli in soggezione. Dall’altro c’è quello passivo: ci andava tutto bene, avevamo paura di sbagliare.

Tra questi due estremi si pone il comunicatore assertivo, che riesce a costruire rapporti interpersonali sani e costruttivi.

Il tipo assertivo riesce ad esprimere i suoi sentimenti; a scegliere il modo opportuno di comportarsi in una situazione senza snaturarsi, sa dire di no e sa motivare il suo disaccordo, sicuro delle sue idee. Ti senti molto lontano da questo tipo?

Nessun timore, lo stile assertivo può essere appreso, ecco alcune semplice strategie:

Prima regola del comunicatore assertivo: mantieni le giuste distanze dal tuo interlocutore

La giusta distanza fisica dall’interlocutore produce effetti considerevoli sulla comunicazione. A seconda della persona con cui parli, se questo è un tuo caro amico, un conoscente o uno sconosciuto adegua la tua distanza da lui. Se ti avvicini troppo all’altro, in un contesto non adeguato, potresti generare disagio nell’altro e puoi accorgertene perché l’altro indietreggia.

Cerca il contatto con gli occhi

Quando parliamo il contatto oculare gioca un ruolo importantissimo. Uno sguardo insistente, come quello delle persone aggressive, può risultare invadente ed indiscreto, mentre non guardare l’interlocutore negli occhi l’interlocutore e guardare in un punto non meglio definito ostacola la comunicazione, l’altro ti percepisce assente o insicuro. La comunicazione è efficace quando lo sguardo è rilassato, ma fermo, dritto verso gli occhi dell’altro.

Usa il tuo corpo quando parli

Se parli tutto rannicchiato, con le braccia conserte e picchiettando il piede per terra sicuramente il tuo interlocutore non si sentirà a suo agio. Ti percepirà chiuso e nervoso. Permettigli invece di vederti sicuro, aperto e ben disposto verso di lui, quando parli aiutati ad esprimere i tuoi concetti usando le mani, muovile, fai in modo che seguano il tuo discorso in gesti di apertura. Parla in piedi, la comunicazione sarà più efficace di quanto sei seduto. Anche il tono e il volume della tua voce fanno parte del tuo corpo, ricordatelo quando parli e usale in modo appropriato, evitando le noiose cantilene che ricordano quelle di certi parrochi della domenica.

Ascolta l’altro

L’ascolto è probabilmente una delle componenti più importanti della comunicazione, perché senza un vero ascolto empatico dell’altro è impossibile entrare in sintonia e comprendere perché ci sta parlando in quel momento, cosa ci vuole dire e perché. Chi è assertivo è prima di tutto un ottimo ascoltatore, sensibile all’altro. E’ proprio grazie all’ascolto che riesce ad esprimere sé stesso in modo spontaneo, affermando ciò in cui crede nel rispetto dell’altro.

Il comportamento assertivo è qualcosa da scoprire in noi stessi, ognuno hai il suo modo di essere assertivo nel rispetto degli altri e di sè stesso.

E tu come ti vedi? Sei più aggressivo, passivo o assertivo?

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