Novembre 7, 2023

Cambiano i vertici del Coordinamento regionale delle Professioni Infermieristiche del Piemonte. Il nuovo presidente é Ivan Bufalo

ivan bufalo

Cambiano i vertici del Coordinamento regionale delle Professioni Infermieristiche del Piemonte. Come nuovo Presidente, è stato scelto Ivan Bufalo, presidente dell’OPI di Torino

«È un ruolo che riempie di orgoglio e carica di nuove importanti responsabilità» ha dichiara Bufalo subito dopo la proclamazione avvenuta nella riunione di Coordinamento di venerdì sera. Il Coordinamento racchiude i sette Ordini provinciali del Piemonte, e ha il compito di dare una visione comune e di tutela di tutti gli infermieri che lavorano nel territorio regionale.

«Ringrazio la presidente dell’OPI di Novara e del VCO Paola Sanvito per aver traghettato fino ad oggi il Coordinamento Regionale e per aver confermato la disponibilità a mantenere la carica di Vicepresidente – prosegue Bufalo – Ringrazio il Presidente di Cuneo Remo Galaverna che ha scelto di mantenere la carica di Segretario del Coordinamento e il Presidente di Vercelli Giulio Zella,  memoria storica del gruppo, per aver mantenuto la carica di Tesoriere. Ancora, ringrazio il Presidente di Alessandria Giovanni Chilin, la Presidente di Asti Stefania Calcari e la Presidente di Biella Simona Milani per la fiducia accordatami».

Il Coordinamento Regionale degli OPI (prima Collegi IPASVI) del Piemonte ha radici che si collocano lontano nel tempo. Ha spesso rappresentato un modello di riferimento a livello nazionale e ha negli anni avuto alcuni diversi Presidenti: «Capaci – sottolinea Bufalo – di esprimere visione, determinazione ed invidiabile intelligenza politica al servizio della Professione».

Fatte salve le competenze di ogni Ordine provinciale, il principale compito del Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Piemonte è di procurare e curare i rapporti con gli enti, le aziende e le istituzioni che operano a livello del territorio di riferimento, in poche parole quello di fare politica professionale a livello regionale. Non è poi cosa trascurabile l’impegno di mutuo aiuto tra Ordini che viene sancito nell’unione di gruppo.

Rammenta Bufalo: «L’unità dovrà essere il nostro faro. Collaborare e portare avanti progetti comuni è l’obiettivo del mio mandato. Lavorare in modo sinergico è una priorità per ottenere e proseguire un’interlocuzione serrata e costante con le istituzioni politiche della Regione, sia con quelle di governo sia con quelle di opposizione.  Sappiamo tutti che la situazione è critica, la tenuta del sistema sanitario è a rischio, i professionisti  sanitari che stanno resistendo all’interno del SSN sono quotidianamente messi a dura prova. Il corretto esercizio professionale è spesso tutt’altro che agevolato».

Se è a rischio la professione, è a repentaglio la salute dei cittadini: «Il rischio concreto è che i cittadini vadano con sempre maggiore velocità incontro ad una riduzione quanti-qualitativa dei servizi offerti a sostegno della salute – rimarca il Presidente del Coordinamento – Bisogna innescare una repentina inversione di rotta e con azioni concrete a garanzia della tutela della salute dei singoli individui e dell’intera collettività».

La rete, il benessere dei pazienti e delle condizioni di lavoro dei professionisti sono al centro delle strategie che vuole portare aventi Bufalo nei prossimi anni di mandato: «È quantomai necessario investire sull’assistenza infermieristica, creando le condizioni necessarie affinché  infermieri e infermieri pediatrici possano agire al meglio le proprie competenze e del mandato deontologico che sta alla base dello specifico professionale».

Chiude il Presidente: «Voglio fare un ulteriore ringraziamento, dando un grande ideale abbraccio ad ogni componente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino. Il lavoro che si sta facendo è faticoso e importante. Ciascuno, dai componenti del Consiglio Direttivo ai componenti delle Commissioni di Albo ai Revisori dei Conti, si sta impegnando per il buon funzionamento dell’Ente, per l’attivazione e il mantenimento di servizi e commissioni di lavoro a sostegno della professione e dei professionisti, per la valorizzazione delle professioni infermieristiche agli occhi delle istruzioni e dei città».

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