Febbraio 24, 2017

Flash Mob, quando il marketing coglie di sopresa

Sono una moda, fanno ridere, sono stravaganti, sono decisamente virali e tendenzialmente non fastidiosi.

E’ da qualche anno che si sente parlare di flash mob anche in Italia, e sempre più questa forma di spettacolo si propone come strumento di marketing non convenzionale .

Quando si parla di strumenti nuovi del marketing, si parla di tecniche “cool” e cioè un insieme di strategie che sfruttano metodi di comunicazione “innovativi”, differenti dai classici sistemi pubblicitari.
Per ovviare all’assuefazione della comunicazione classica i prodotti vengono proposti al pubblico in modo “alternativo”, così da catturare nuovamente l’attenzione del consumatore e garantire una maggiore efficacia al messaggio, spesso senza interrompere i consumatori mentre sono impegnati nelle varie forme di intrattenimento o informazione.

Si tratta di  esibizioni “improvvisate” che colgono di sorpresa gli ignari passanti. Possono essere dei balletti, dei piece teatrali o musicali, che possono coinvolgere attivamente il pubblico o semplicemente lasciarlo osservare.

Il flash mob può sortire due effetti principali.

  • determinare un effetto sorpresa
  • generare curiosità e passaparola, con rilevanti benefici in termini di visibilità . il “bacino di utenza” dei flash Mob solitamente e  soprattutto giovane, ma da questo punto di vista è bene non porre particolari limiti, perchè tutto dipende dalla scelta di posizionamento dell’evento.

Non c’è dunque limite alla fantasia di un ufficio di marketing degno di questo nome, per poter creare un flashmob d’impatto per una particolare occasione aziendale.

Rosa Vitillo

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