Agosto 4, 2023

Piemonte all’avanguardia nella medicina di genere

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La Regione Piemonte si è dotata di uno specifico piano regionale sulla Medicina di genere su proposta dell’assessore alle Pari Opportunità, Chiara Caucino e dell’Assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, con il via libera al «Piano regionale per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere (2023-2025)».

Si tratta di un «primato» nazionale: il Piemonte, infatti, è Regione pioniera nel presentare 20 azioni concrete da realizzarsi nel biennio 2024/2025, che vede come attori, oltre alla Regione stessa, le Asl, le Università piemontesi, le Società scientifiche di settore e gli Ordini professionali sanitari.

Medicina di genere in Piemonte

La medicina di genere è stata definita dall’OMS come lo “studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona”. In particolare si darà particolare attenzione a 4 aree: percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; ricerca e innovazione; formazione e aggiornamento professionale; comunicazione e informazione.

«Dati epidemiologici, clinici e di medicina sperimentale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – indicano in modo sempre più evidente l’esistenza di differenze nell’incidenza e nella progressione di moltissime patologie comuni a uomini e donne, sia nei meccanismi patogenetici che le determinano, sia nella risposta alle terapie. L’obiettivo è assicurare la miglior cura, rafforzando il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie”, per garantire la piena appropriatezza degli interventi, nel rispetto delle differenze di genere rese evidenti dalla letteratura scientifica. Una sfida che non sta solo nell’osservare gli eventi, ma nella capacità di individuare processi differenziati che disegnino una prospettiva di lungo periodo capace di resistere e adattarsi ai cambiamenti e alle trasformazioni che dovessero verificarsi nel tempo».

Il piano per la strategia di medicina di genere in Piemonte è stato redatto dal gruppo tecnico regionale appositamente dedicato composto dai referenti regionali di materia, dai delegati delle Asl, del servizio di epidemiologia, delle Università e degli Ordini professionali.

«Avendo la delega alle Pari opportunità – spiega l’assessore regionale, Chiara Caucino – non posso che essere estremamente soddisfatta e orgogliosa di questo risultato, che oserei definire storico e che dimostra quanto lavoro è stato fatto in questi anni, in collaborazione con tutti gli Enti coinvolti, per raggiungerlo».

Fonte: Regione Piemonte

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